jueves, 19 de noviembre de 2009

La scoperta di una cosa da narrare


La mia antologia personale, e l'insegnamento di mio padre, mi avevano dato un'idea alta della scrittura. E sebbene avessi cominciato da un'angolazione completamente diversa e fossi ancora ben lontano dal comprendere perchè mi sentissi come mi sentivo, il mio atteggiamento (come avrei scoperto in seguito) era simile a quello di Joseph Conrad quando gli mandarono il romanzo di un amico, al tempo in cui lui era un autore publicato solo da poco. Il romanzo era palesemente tutto trama; secondo Conrad, invece di rivelare qualcosa sul cuore umano, si limitava a costruire degli "avvenimenti che, propriamente parlando, non sono che semplici fatti fortuiti". "Tutto il fascino, tutta la verità", scrisse all'amico "vengono gettati via dal ... meccanismo (per così dire) della storia che apparire falso il libro".
Per Conrad come per il narratore di Sotto gli occhi dell'Occidente, la scoperta di una cosa da narrare era una scoperta morale. Senza che me ne rendessi conto, era così anche per me.


V. S. NAIPAUL, Leggere e Scrivere. Una testimonianza, Adelphi Edizioni, Milano, 2002.
Traduzione di Franca Cavagnoli. Titoli originali: Reading and Writing. A personal Account. Two Words.




Traducción mía al español (absolutamente libre y consciente del doble paso inglés-italiano-español).

Mi antología personal y la enseñanza de mi padre, me habían dado una noción alta de la escritura. Y aunque hubiese comenzado desde un ángulo completamente distinto y estuviese bien lejos de comprender porqué me sentía como me sentía, mi actitud (como habría descubierto enseguida) era parecida a aquella de Joseph Conrad cuando le mandaron la novela de un amigo, en la época en que él era un autor poco publicado. La novela era abiertamente todo trama; según Conrad, en lugar de revelar algo sobre el corazón humano, se limitaba a construir "acontecimientos que, propiamente hablando, no son más que simples hechos fortuitos". "Todo el atractivo, toda la verdad", escribió al amigo "son inhabilitados por el... mecanismo (por así decirlo) de la historia que hace parecer falso el libro".
Para Conrad, como para el narrador de Bajo la mirada de Occidente, el descubrimiento de una cosa que narrar era un descubrimiento moral. Sin que me diese cuenta, era así para mí también.

1 comentario:

Anónimo dijo...

Primi, te envío un abrazo fuerte. Nos vemos prontito, no?